domenica 8 gennaio 2012

Ghiaccio che scivola

Lo avevo dimenticato. Il brivido del ghiaccio che scivola sulla pelle e affonda nell'anima, sbottando a metà strada tra la gola e il cuore. Occhi chiusi, tutte le papille in ascolto. Brindo all'anima ritrovata, a un bloc notes sparso di appunti in bianco, a una luna piena e tondeggiante, al rumore delle barche sul porto della sera, al cd da mettere su che mi aspetta da un paio di sere fedelissimo, alle chiacchere con gli amici, a un "come stai" che riaccende la voce, a una leggerezza inattesa, al calore del mio divano e dei suoi (numerosi) abitanti, al profumo di una crema rosa, a me che domani è lunedì, che le vacanze son finite ma a me sembra sempre di essere in vacanza, almeno mentalmente da 6 mesi. Brindo a questa notte, ai sogni che farò, alle vite che non ho vissuto e che non mi mancheranno, a quelle stravissute che a volte rimano malinconia, brindo alla gioia appena scovata. E tutte le stelle applaudono, lo sento.

Note al margine: E saprò accarezzare i nuovi fiori, perché tu m'insegnasti la tenerezza.
 Pablo Neruda

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