Sconosciuto che passi e ti lasci in sospeso e mi fai passare.
In quell'attimo innumerevole in cui si incrociano i nostri occhi, anzi.
I miei occhi e i tuoi occhiali, incorniciati da ricci neri su pelle abbronzata.
Sconosciuto che mi hai colto di sorpresa nel primo istante della sera e ti fermi nel volteggio dei nostri occhi.
Che mi sorridi e che accogli il mio sorriso, prima degli occhi poi delle labbra.
Occhi.
Io quegli occhi me li son fatti scivolare addosso, come acqua bollente sulla pelle, centimetro per centimetro.
Blu, neri, marroni, striature di uno sguardo indefinito.
Il rapimento di un un'istante dove il traffico sembra essersi fermato.
Poi il resto passa, ricominciano a scorrere le auto, i passi e i pensieri restano lì al crocevia dei sussulti inattesi.
Note al margine : Mi sembrava di essere tornato alle estati precedenti quando tutto doveva ancora succedere.A.Tabucchi
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